I titoli di stato sono obbligazioni in cui il debitore è lo Stato sovrano. I titoli di Stato sono quindi titoli di debito: il risparmiatore presta i soldi allo Stato e incassagli interessi periodicamente. Alla scadenza del titolo di stato viene rimborsato dallo Stato il valore nominale del titoli di Stato. Lo stato italiano e’ uno dei principali emittenti di titoli di stato in Europa: Bot, CCT, Btp e CTZ sono i titoli di stato italiano piu’ diffusi.
Titoli di Stato: Bot, Cct, Btp e Ctz
Ogni Stato sovrano emette titoli di Stato. Visto che esistono Stati con una condizione finanziarie piu’ solida (come la Germania o la Francia) , Stati con elevati tassi di indebitamento (come l’Italia) e Stati con condizioni finanziarie meno solide (Grecia, Spagna, Irlanda) e Stati con condizioni finanziarie molto variabili (come i Paesi in via di sviluppo), esistono titoli di stato con diverso rischio di mancato rimborso. Il rischio di mancato rimborso (chiamata default) e’ misurato dal rating.
Visto che lo Stato italiano ha un elevato debito pubblico, il mercato dei titoli di stato italiani è uno dei più importanti al mondo ed e’ un mercato molto liquido (ci sono ogni giorno molti scambi tra investitori, che comprano e vendono titoli di stato), e molti investitori istituzionali anche esteri inseriscono nei loro portafogli titoli emessi dal governo italiano (perche’ la liquidita’ di un titolo, cioe’ la facilita’ per venderlo, e’ un criterio importante per questo tipo di investitori).
Inoltre, per poter raccogliere somme di denaro via via crescenti, lo Stato italiano ha introdotto diversi tipi di titoli di stato. I titoli di stato più diffusi sono i Bot, i Cct e i Btp, quindi gli investitori possono scegliere titoli con durate diverse (dai 3 mesi dei BOT fino ai 30 o 50 anni dei BTP) e diversi tipi di tasso di interesse (esistono titoli a tasso fisso come i Btp e i BOt, titoli a tasso variabile come i CCT, titoli con le cedole indicizzate al tasso di inflzione). Inoltre lo stato italian oemette alcune emissioni anche in valute diverse dall’euro, in particolare dollaro americano e yen giapponese.