Quando sentiamo il termine freelance, il pensiero va subito a giornalisti e fotografi talmente appassionati del loro lavoro che girano il mondo in lungo e in largo per riportare informazioni e documentari rari e preziosi sulle terre visitate.
Il freelance è un lavoratore autonomo come potrebbero esserlo tutti i singoli professionisti che investono nella propria competenza e risorsa economica ma a differenza di avvocati, geometri, ingegneri ecc., il freelance svolge una attività solitamente meno legata ad un luogo fisico e può spostarsi anche per lunghi periodi continuando tranquillamente a lavorare.
Con l’avvento e la larghissima diffusione del web, i freelance sono aumentati esponenzialmente e oggi se ne possono contare diverse migliaia sparsi per il mondo che con un PC ed un collegamento internet posso svolgere il loro lavoro in qualunque posto si trovino.
Anche l’articolo che state leggendo è stato realizzato da un freelance, nella fattispecie da un “web writer” ovvero colui che compone testi originali per il web.
Come tutti i lavori autonomi, il freelance è soggetto al “rischio d’impresa” cioè quella condizione in cui un qualsiasi evento, durante l’arco delle 24 ore, può condizionare negativamente il lavoratore dal punto di vista economico; dovendo puntare solo sulle proprie forze, il freelance non è tutelato come nel caso di un lavoratore dipendente.
Ad esempio, chiunque lavori ad un PC usa particolarmente mani e occhi e deve restare per molte ore seduto: anche un semplice taglio ad un dito o del bruciore agli occhi, rallenta il rendimento del freelance che basa il suo guadagno sui lavori realmente compiuti più che alle ore necessarie alla loro realizzazione. Se in caso di infortuni più gravi il freelance non potrà svolgere la sua attività, non percepirà alcuna retribuzione.
Un altro esempio può essere legato al lavoro che in alcuni mesi dell’anno può mancare; in questo caso il freelance deve essere stato in grado di accumulare del denaro per riuscire ad andare avanti fino a quando arriverà del nuovo lavoro.
Diversi invece sono i vantaggi che fanno preferire il freelancing ad un lavoro subordinato:
I lavori sono (e devono) essere maggiormente pagati rispetto ad un normale dipendente perchè chi si affida ad un freelance sa che egli dovrà poi provvedere autonomamente alla propria posizione contributiva. Inoltre chi commissiona un lavoro non alcuna altra spesa che quella dell’onorario del freelance, diversamente da quello che accade con un dipendente.
Un freelance può lavorare con diverse ditte contemporaneamente senza essere “dipendente” da una soltanto. In questo modo possono essere svolti lavori diversi con diversi stimoli, meno staticità argomentale ed un guadagno mensile superiore.
Contrariamente allo stipendio fisso di un dipendente, il freelance può guadagnare di più o di meno a seconda dell’impegno che mette nella professione e a seconda della professionalità con la quale porta avanti il suo lavoro. Solitamente il freelance si trova a lavorare a progetti e non ad ora. Le parcelle vengono spesso diversificate a seconda della complessità che richiede quello specifico lavoro quindi alcuni lavori possono costare meno mentre altri di più. Nulla è fisso ma tutto è flessibile.
Il freelance può gestire il tempo come meglio crede. Si può lavorare metà giornata come 10-12 ore. Se un giorno si ha un particolare problema e non si può lavora, non si deve dare conto a nessuno (a patto che il lavoro venga consegnato entro la data fissata). Si può lavorare anche nei giorni di festa se è necessario e dividersi l’orario lavorativo della giornata in modo assolutamente autonomo e personale.
Quasi tutti i lavori legati ad un PC, permettono ad un freelance di spostarsi dove vuole. Si possono fare 6 mesi all’estero lavorando e conoscendo nuove realtà. E’ possibile fare una lunga vacanza-lavoro magari dividendo la giornata. Portarsi dietro un notebook è facilissimo ed è sufficiente alloggiare in un B&B dotato di connessione ADSL per non interrompere mai il progetto su cui si sta lavorando. Grazie a Skype è ormai possibile contattare chiunque e si potrà rimanere in contatto sia con i nostri “capi” che con tutta la famiglia.
Internet è il “luogo” più meritocratico che esista. I lavoro fatto bene rende tanto e verrà sicuramente riconosciuto (se non ciò non dovesse accadere, correte ai ripari ;-)). Un freelance deve sempre dare il massimo e il massimo gli verrà riconosciuto.
Personalmente, credo che questo sia il lavoro più bello del mondo e oggi come oggi il rischio di impresa è poca cosa rispetto alle altissime probabilità che in Italia anche un lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato possa venir licenziato all’età di 40-50 anni.
In questo lavoro è fondamentale l’organizzazione e la tranquillità pena il ritrovarsi a star seduti 12 ore per un progetto terminabile in 5-6 ore.
Bisogna quanto prima preoccuparsi di stipulare un’assicurazione previdenziale privata e mettersi in regola con i vari sistemi che la legge italiana permette.
Come tutti i lavori autonomi, è fondamentale l’aggiornamento, continuo e costante, e una certa flessibilità mentale indispensabile a comprendere le esigenze dei clienti.
Se qualcuno avesse bisogno di informazioni riguardo questo lavoro (e in particolare per quello di web writer) sono a vostra completa disposizione per qualunque chiarimento.