Con l’inizio del nuovo anno molti risparmiatori riprendono in mano i propri investimenti per analizzarne il rendimento ed apportare eventuali modifiche.
Purtroppo la quasi totalità degli italiani investe tramite fondi di investimento e mi sembra doveroso pubblicare nuovamente un mio articolo in cui mostrano i risultati ( carta canta ! ) di una ricerca dell’Ufficio Studi di Mediobanca che ha analizzato i risultati dei fondi di investimento italiani dal 1984 ad oggi.
I risultati sono stati decisamente negativi ( per usare un eufemismo ) tanto che l’ufficio studi si sbilancia a definirli come una distruzione di ricchezza…
Dallo studio emerge che chi ha investito in Bot, rinnovandoli puntualmente ad ogni scadenza, avrebbe guadagnato molto di più che investendo in fondi di investimento.
Sono severe e pesanti le parole usate per descrivere la situazione:
– “i rendimenti in un’ottica di lungo periodo sono ancora insoddisfacenti”
– “l’industria dei fondi continua a rappresentare un apporto distruttivo di ricchezza per l’economia del paese”
Commenti severi e spietati ma supportati da numeri ed analisi matematiche !
Le generalizzazioni non sono mai corrette però è innegabile che i fondi interessanti e validi siano poco frequenti come mosche bianche.
La colpa di questa disfatta non è dei gestori ma della struttura stessa del fondo.
Il fondo infatti ha il difetto di:
– essere molto costoso: gli alti costi di gestione annua incidono moltissimo sui risultati
– generalmente i fondi non possono andare short e quindi sono costretti a subire ogni ribasso
– devono sempre essere investiti per una certa percentuale e questo significa non poter liquidare tutto il portafoglio se le cose volgono al peggio. Caschi il mondo, il possessore del fondo deve subire i ribassi sui mercati senza la possibilità di liquidare tutto e limitare i danni
Risulta quindi evidente come il fondo di investimento sia generalmente uno strumento poco efficiente per gestire i propri risparmi !
Questo discorso è maggiormente vero per i fondi monetari ed obbligazionari !
Meglio utilizzare altri strumenti e, soprattutto, imparare a gestire il proprio denaro in prima persona: si guadagna di più, si rischia meno e non si ingrassano più le banche.