Il future è un contratto standardizzato in tutte le sue caratteristiche, scambiato in mercati regolamentati, dove un investitore può comprare o vendere una determinata q.tà di un indice (ma anche di una commodity, di un’azione, di un’obbligazione, di un tasso di interesse, di una valuta e di qualsivoglia strumento finanziario) a termine fissando al momento dell’operazione già il prezzo che si dovrà versare, dietro anticipo di una somma percentuale detta margine che verrà adeguata nel caso il prezzo del sottostante (così è detto l’oggetto della compravendita futura) oscilli prima della scadenza. Il giorno di scadenza vi sarà il regolamento che potrà essere monetario per differenza con il prezzo attuale o di consegna fisica nel caso di materie prime o bond o azioni.
Compro o Vendo. (Long e Short)
Con i contratti future è possibile comperare o vendere un contratto in qualsiasi ordine di priorità. E cioè posso “vendere” un contratto di cotone, per esempio, anche senza prima averlo comperato. In sostanza, visto che parliamo di un impegno futuro, se penso che il prezzo andrà giù, “vendo”. Se il prezzo scenderà, avrò guadagnato e potrò in qualsiasi momento (ma sempre prima del mese di scadenza del contratto) “comperare” lo stesso contratto e chiudere la mia posizione. Viceversa se credo che il prezzo salirà “compro” e quando voglio chiudere la posizione lo “vendo” . Quando si prende una posizione sul mercato acquistando si dice di essere long (o lungo), e viceversa chi vende è short (o corto).
Differenza fra azioni e futures
La differenza fondamentale è che con le azioni si può solo scommettere che il mercato salga in quanto è più difficoltoso vendere azioni allo scoperto, cioè senza possederle, se non ricorrendo ad operazioni di prestito titoli, o utilizzando i futures sulle azioni a londra, mentre con i futures questo problema non esiste perché il trader può operare sia quando il mercato è bull (rialzista) comprando i contratti sia quando il mercato è bear (ribassista) vendendo i contratti. Questo permette di poter speculare sempre, anche nei periodi in cui le borse sono decisamente in fase negativa
Inoltre per acquistare un’azione servirà l’intero controvalore, mentre se si utilizza il future si impegna solo una parte (in media tra il 5-10%) detta margine iniziale del capitale ma si avranno gli stessi effetti sulle variazioni di prezzo di come se si fosse acquistato il 100%.
Da qui il cosiddetto effetto leva dei future.
L’effetto leva.
Se acquistate 5000 azioni del valore di 1 euro/cad dovete pagare subito 5000 euro.
Se acquistate un future del valore di 5000 euro, la Borsa Merci vi chiede di “anticipare” 250 € (in genere l’anticipo varia fra il 5% e il 10% del valore del contratto).
Dunque con gli stessi 5000 euro di capitale potreste acquistare 20 contratti future (5000/250=20).
Risultato: se il prezzo dell’azione sale dell’1% avreste guadagnato 50€ (1% di 5000 = 50 €).
Nel caso, con lo stesso capitale e uguale aumento del prezzo dell’1%, il guadagno sarebbe del 20% ovvero:
1% x 20 contratti = 20% di 5000 = 1000€.
In questo consiste l’effetto leva.
Ma attenzione, perché così come è un grosso vantaggio se il mercato è a nostro favore può significare un grosso rischio se siamo in posizione opposta al mercato perché anche le perdite si amplificano grazie all’effetto leva
I margini.
I margini (iniziale e di mantenimento) sono il deposito che il trader deve avere sul conto per poter controllare un contratto di un determinato strumento finanziari. Il margine iniziale è la somma minima che deve essere presente sul conto del trader per aprire o “iniziare” una posizione e varia per ogni future.
Il margine di mantenimento è la somma minima che deve essere sempre presente per continuare a “mantenere” aperto quel contratto.
In pratica, quando passiam un ordine su un future, subito ci tolgono dal c/c i soldi del margine iniziale, poi ogni giorno avremo piccoli movimenti dati dalle variazioni giornaliere quindi sul conto dovremo mantenere dell’altra liquidità. Fondamentale l’utilizzo del money management per vedere quanta liquidità viene impegnata del nostro patrimonio.
Che cosa è il Margin Call?
Se la posizione (prezzo del mercato) dovesse andare contro il trader, e superare le sconte di liquidità che si hanno sul c/c giacenti, il trader riceverà una chiamata dal proprio broker (margin call) che gli richiederà di ricostituire la liquidità necessaria per proseguire, oppure la banca chiuderà di iniziativa la posizione addebitandogli la differenza.
Mai farsi trovare in una posizione di debolezza, perchè alla banca non interessa se la nostra è un’operazione indovinata o no, o se si avvererà fra 10 giorni o domani. Si raccomanda pertanto sempre di fare un autoanalisi spietata con un ferreo money management.