Bollo auto sempre in aumento, costo RCA…non ne parliamo. Ecco che diventa sempre più importante, sia per il cittadino privato sia per chi gestisce un’attività come noleggiatore di automobili, trovare un’alternativa all’auto. La soluzione? Il car sharing. Certo, molti conoscono il car sharing, ma quanti l’hanno provato?
Peccato, perché i numeri in termini di risparmio, minor stress e, diciamocelo, comodità – volete mettere farvi venire a prendere alla mattina per andare al lavoro quando siete talmente assonnati da non riuscire a tenere gli occhi aperti? – ci sono e sono interessanti.
Il car sharing in Europa, ma anche in Italia, è già realtà. Si parla di circa 15.000 utenti, 573 auto e 383 parcheggi, per una media di circa 26 utenti per ogni auto. Il boom italico lo si vive nella Capitale: pensate che al 31 marzo 2022 gli utenti car sharing sono 2.294: in media, 40 nuovi iscritti al mese.
Per aprire un centro car sharing, non c’è una burocrazia speciale rispetto a quella da affrontare per aprire un centro di noleggio auto. Proviamo a dare uno sguardo all’iter grazie all’articolo proposto dal sito Affari Propri.
Aprire un’attività di car sharing: come fare per la legge
Questo di attività è simile al noleggio di vetture senza conducente. Potremmo dire che si tratta di una formula estensiva e moderna rispetto al tradizionale noleggio di auto senza conducente. Come detto, l’iter per l’apertura di un centro car sharing non si discosta molto da quando richiesto per l’apertura di un centro di noleggio auto o di una qualsiasi altra attività. Iniziamo con il riportare di un decreto e una legge che dobbiamo seguire attentamente e tenere come vademecum per i primi passaggi burocratici. Ci riferiamo al DPR 481/2011 – Legge 241/1990 e all’art. 19 modificato dall’art. 49 c.4bis della legge 122/2010 – DPR 160/2010.
Aprire un’attività di car sharing: cosa fare in concreto
Per prima cosa, diventa essenziale predisporre un parco macchine. Tocca a noi la scelta se concentrarci su vetture di lusso o su utilitarie. Ricordiamo che questa scelta determinerà anche il target dei nostri clienti e comunicherà all’esterno il nostro posizionamento sul mercato. Un buon parco macchine, però, non è nulla senza un efficiente sistema di manutenzione e di pulizia.