Con il termine franchising si identifica una sorta di collaborazione commerciale tra un imprenditore privato e un grande marchio già affermato a livello locale, nazionale o mondiale.
Gli imprenditori che optano per il franchising sanno di avere due importanti vantaggi:
Non devono anticipare tutte le spese per avviare l’attività;
Possono contare su una solida struttura commerciale in grado di seguirli costantemente giorno dopo giorno.
Il franchising è detto anche “affiliazione commerciale” mentre il commerciante è l’affiliato e la società madre è l’affiliante.
Questa formula di collaborazione è regolamentata dalla legge n. 129 del 6 maggio 2004 e solitamente gli accordi tra le due figure sono che:
L’azienda madre concede il diritto vendere i propri prodotti o servizi esponendo l’insegna del proprio marchio;
L’affiliato è obbligato a rispettare le procedure standard e il sistema di gestione e produzione dell’azienda madre e a pagare, alla stessa, una percentuale sul fatturato.
Come è possibile immaginare, il franchising ha avuto inizio nel Stati Uniti durante gli anni 30 quando alcune grandi catene di ristoranti hanno imposto al mondo i loro prodotti e il loro remunerativo sistema di gestione.
Venti anni più tardi è toccato ai fast-food (McDonald’s ecc.) e poi ad altri grandissimi marchi (di tutto il mondo) che oggi possiamo riconoscere visitando un qualsiasi centro commerciale.
Il franchising è stato creato soprattutto per agevolare le aziende madri nella vendita dei propri prodotti o servizi. Infatti al rischio (comunque minimo) dell’azienda di scegliere il luogo dell’attività, il personale, di investire nell’arredamento, di rifornire gli scaffali, di acquistare le attrezzature ecc. c’è l’enorme vantaggio di aggirare legalmente la norma antitrust che impone sia dei limiti alla quota di mercato detenibile da una singola società sia una distanza e un bacino di utenza minimo fra due punti vendita dello stesso settore merceologico.
Questo è ottenibile in quanto il proprietario dell’attività è un soggetto diverso dal marchio aziendale.
Inoltre i costi di gestione dell’attività sono a carico dell’affiliato, con un ulteriore vantaggio economico dell’azienda madre.
Suggerimenti
E’ consigliabile essere affiancati da un legale e da un consulente commerciale prima di procedere alla firma di un contratto in franchising in modo da essere certi e coscienti delle limitazioni, vantaggi, svantaggi che avrete in futuro; potete anche consultare il sito dell’AssoFranchising.
Per ogni evenienza, sarebbe meglio imporre una durata al contratto e in questo caso si deve essere certi di avere il tempo necessario ad ammortizzare l’intero investimento sopportato.
Tenete presente che la maggior parte dei contratti di franchising vengono stipulati con marchi che hanno un enorme potere commerciale in tutto il mondo e questo può portarli a impostare il loro “pensiero di mercato” in modo specifico e indiscutibile. Questo potrebbe rivelarsi una lama a doppio taglio: è preferibile valutare diversi marchi dello stesso settore prima di firmare un contratto vincolante.