Il settore della ristorazione attira ogni anno moltissimi neo imprenditori, alcuni dei quali provenienti da questo comparto ma molti altri, con nessuna o solo pochissima esperienza alle spalle.
Ovviamente, la conoscenza di questa area di attività, l’esperienza acquisita durante un certo periodo, sono fattori determinanti per il raggiungimento degli obiettivi.
Dove aprire un ristorante.
La scelta del luogo in cui avviare l’attività, rappresenta senza dubbio uno dei punti che sin da subito vanno definiti.
Avviare un ristorante in un’area residenziale, in una località di montagna, in una zona turistica che è sede di monumenti, all’estero, al mare, in campagna, ecc., sono alcuni dei luoghi tipo che potrebbero essere presi in considerazione.
Non basta però dire : ‘apro un ristorante al mare’ o ‘ prendo in gestione un ristorante in città’, in maniera generica.
Bisogna anche definire una serie di parametri aggiuntivi, ad esempio :
che tipo di località turistica(anche il target del turista medio), che impostazione (la formula da utilizzare, il segmento, il livello dei prezzi, ecc.) avrà il locale, le dimensioni del ristorante, il tipo di cucina, ecc..
In base al tipo di clientela ed alla zona in cui si aprirà l’attività, ci si adeguerà ai ritmi ed alle esigenze di ‘quel mercato’.
Se ad esempio si avvia un ristorante in una zona di vacanza, è da escludere la presenza del giorno di chiusura durante la stagione turistica ed anche gli orari e molte consuetudini, saranno adattati a quella particolare area.
Aprire un ristorante. Il target dei clienti.
Aprire un ristorante di lusso od avviare un ristorante trattoria, giusto per fare un esempio concreto, è ben diverso.
Le differenze fanno riferimento ad una serie di fattori :
il tipo di arredamento e la logistica in generale.
Un ristorante di lusso deve essere arredato con un certo tipo di complementi di arredo, mobilia, attrezzature, una certa rifinitura nell’immobile, ecc..
Questo, naturalmente influisce sui costi di investimento;
il livello di formazione del personale.
Garantire un servizio di un certo livello, richiede la presenza di dipendenti e collaboratori professionali.
Tutto ciò non significa che un cameriere di un ristorante dove pranzano gli impiegati nella pausa pranzo debba essere gestito con poca qualità.
Si vuol solo sottolineare che mano a mano che il target sale (e quindi anche il livello dei servizi e dei listini praticati alla clientela) bisogna contestualmente garantire un servizio idoneo alla clientela che paga prezzi maggiori.
Anche il numero dei dipendenti, in un locale di lusso è in genere superiore per poter garantire un servizio più attento e preciso.
gli ingredienti e la disponibilità di prodotti e servizi in linea con il livello del ristorante.
Un piccolo ristorante non necessità di una cantina di vini né tantomeno di sommelier esperti o di posate d’argento e tovaglie ricamate in modo particolare.
Uno dei sogni più frequenti portati avanti da decine di migliaia di italiani, è quello di andare ad aprire un ristorante all’estero, magari in una zona turistica al caldo e coniugare una vita nuova e felice con la creazione di un’impresa di successo.
Non che manchino i ristoranti italiani nel mondo, anzi, si può dire che non esista località, regione del globo priva di ristoranti avviati da italiani.
Alcuni ristoranti creati da imprenditori italiani, sono divenuti famosi e dopo decenni, rappresentano ancora dei simboli del made in Italy all’estero.
Non mancano però i numerosi casi di insuccesso, relativi ad iniziative portate avanti troppe volte da soggetti improvvisati, privi delle competenze necessarie, sia dal punto di vista tecnico ma anche da quello più in generale organizzativo.
Aprire un ristorante all’estero. Le criticità e le opportunità.
E’ giusto comunque farsi un’idea delle opportunità e dei rischi connessi a questo tipo di iniziativa.
Proviamo a predisporre un elenco di cose da verificare prima di avviare un simile investimento :
abbiamo esperienza di ristorazione?
Uno degli errori molto frequenti, è dato dall’improvvisazione con cui molti nostri connazionali si lanciano in questo tipo di iniziativa.
Postini, meccanici, agenti di commercio, pensionati, bancari, ecc. che di colpo si improvvisano cuochi, direttori di ristoranti, ecc., in paesi che poi anche hanno abitudini alimentari ben diverse dalla nostra e problematiche complesse da affrontare.
Il risultato, è che molte di queste attività aprono e chiudono dopo soli pochi mesi dall’avvio ed i titolari, sono costretti a porre in vendita l’impresa;
in quale paese e città aprire?
La scelta della zona è fondamentale da almeno due punti di vista :
ci permette di identificare un’area che è in grado di offrire ancora spazi per avviare un business redditizio ed in crescita.
Quindi stiamo parlando di aree con un mercato crescente e dove un ristorante italiano può ancora incontrare spazio di mercato;
obbliga l’imprenditore a considerare una serie di aspetti legati alle abitudini, consuetudini diverse (rispetto all’Italia) ma anche tutta una serie di problematiche legate a normative fiscali, amministrative, ecc, differenti che vanno conosciute a priori.
Purtroppo, accade che la raccolta delle informazioni avvenga in maniera parziale e l’imprenditore tenda ad avere fretta di aprire l’attività e lavorare da subito senza conoscere adeguatamente il contesto locale che rappresenterà il suo mercato;
quanto investire? Quanto è necessario disporre per avviare l’attività?
Questo è un punto chiave nello sviluppo di qualsiasi business, anche nel campo della ristorazione.
La sottocapitalizzazione di molte piccole attività ed il rischio concreto di avviare un ristorante e poi non avere l’autonomia per gestire le prime fasi, rappresentano un gap non facile da superare.
In alcuni casi, si definisce una cifra necessaria per avviare l’attività ma non si tiene conto di una serie di potenziali costi improvvisi e di una somma necessaria all’imprenditore per stabilizzari ed adattarsi nella zona in cui avvierà l’attività.
Avviare un ristorante. Il business plan.
Da ciò che abbiamo detto, è ben chiara la necessità di realizzare un business plan per evitare una serie di errori, talvolta irreparabili a cui si può andare incontro nella gestione di questo business.
Meglio perdere (o dedicare) più tempo all’inizio ma definire ogni aspetto e comprendere ogni possibile problematica per poterla affrontare nel migliore dei modi.