In questa pagina vediamo un esempio di azione per reintegra del possesso.
TRIBUNALE DI ______
RICORSO EX ART. 1168 C.C. e 703 C.P.C.
Il Sig. _______ (C.F. _______), nato a _______ il _______, residente a _______ in Via _______, rappresentato e difeso, giusta procura in calce al presente atto, dall’ _______ (C.F. _______) ed elettivamente domiciliato presso lo studio di questi sito in _______, in Via _______ n. __ (Fax: _______ – PEC: _______ – E-Mail: _______)
ESPONE
Dal giorno __ del mese di _______ del 2015 il Sig. _______ ha ricevuto in locazione dal Sig. _______ (nato a _______ il _______, C.F. _______, residente a _______, in Via _______) un immobile di civile abitazione sito a _______, in Via _______.
Si precisa che la locazione non è mai stata regolarizzata per scelta elettiva dell’odierno resistente e che il canone di locazione pattuito mensilmente è stato pari ad € 400,00, cifra questa sempre regolarmente pagata da parte del ricorrente.
La stesso ricorrente ha altresì regolarmente pagato al resistente, nel mese di gennaio 2016, l’importo di € 250,00 per le bollette come da quest’ultimo richiesto.
In data _______ il resistente dopo aver provveduto a far distaccare le utenze si è anche impossessato delle chiavi di ingresso dell’immobile che il ricorrente aveva estratto dalla tasca dei pantaloni.
La prova di tutte tali circostanze, ovvero del rapporto locatizio e delle somme pagate mensilmente dal ricorrente, può trovare conferma sia dalle foto relative ai messaggi “WatsApp” (allegati al doc. n. 1) intercorsi tra il Sig. _______ e il resistente _______, sia dalla prova per testi da espletarsi si opus in corso di causa. La prova può trovare altresì riscontro dalla querela addì _______ sporta dal medesimo ricorrente avverso il resistente (allegata in copia al doc. n. 2), denunzia effettuata per il gesto arbitrario di aver preso le chiavi dalle mani del locatario-oggi ricorrente e per aver impedito arbitrariamente a quest’ultimo di fare ingresso nell’abitazione.
L’ILLEGITTIMO SPOSSESSAMENTO DELLA CASA CONCESSA IN LOCAZIONE
Il giorno _______, alle ore 02.00 circa, presso il bar “ _______” di _______, dopo un diverbio intercorso tra il ricorrente ed il resistente, quest’ultimo minacciava il primo di dargli subito le chiavi e, mentre questi le tirava fuori dalla tasca, il resistente provvedeva repentinamente a strappargliele di mano, come potrà trovare riscontro anche dalla prova per testi.
Per tale fatto l’odierno ricorrente ha anche sporto – come già riferito – querela in data _______ presso il Commissariato di _______, denunzia la cui copia è allegata assieme al presente atto (al doc. n. 2).
Da quel momento, il locatario-ricorrente non ha più potuto far rientro nell’abitazione, al cui interno vi sono ancora i suoi effetti personali, nonché i vestiti, la tv, il divano, piatti, pentole, forno a microonde, il passaporto ed altro.
Nei giorni successivi egli ha richiesto più volte al locatore la restituzione delle chiavi per poter fare ritorno nell’abitazione, com’è nei suoi diritti ma nonostante ciò quest’ultimo ha sempre opposto il rifiuto ed il primo non è potuto più rientrare nel possesso dell’abitazione e delle sue cose.
Se il resistente avesse voluto risolvere la locazione, avrebbe dovuto ottenere un provvedimento giurisdizionale, invece che “farsi giustizia da sé” – ammesso – in denegata ipotesi – che ne avesse avuto una valida ragione -.
Tale comportamento configura pertanto una palese situazione di spoglio violento e/o clandestino da parte del resistente Sig. _______, nei confronti del quale il ricorrente Sig. _______ propone ora azione possessoria – ex artt. 1168 c.c. e 703 c.p.c. – al fine di essere reintegrato nel possesso dell’immobile oggetto di locazione, in cui ha diritto a vivere e nel quale – come detto – sono ancora contenuti beni personali e quant’altro di sua proprietà; il ricorrente agisce altresì in giudizio al fine di richiedere la condanna del resistente al ristoro/risarcimento del danno in suo favore per l’importo di € 2.000,00 o di quell’altra minor somma da liquidarsi in via equitativa, per l’illegittimo spoglio.
In questa sede va infatti ricordato che la lesione possessoria determina sempre un danno per chi la subisce. E che la domanda risarcitoria – per il tempo in cui vi è stato lo spoglio – può essere proposta assieme e contestualmente a quella di reintegra nel possesso.
Allo stato, il Sig. _______ ricorre all’Ill.mo Magistrato affinché, INAUDITA ALTERA PARTEM o in contraddittorio,
ORDINI
dapprima in via provvisoria e poi in via definitiva al Sig. _______, residente a _______ , in Via _______, di reintegrare il Sig. _______ nel possesso della casa sita a _______ in Via _______, con ogni altra statuizione come per legge, con la contestuale condanna del resistente al risarcimento del danno in favore del ricorrente pari ad € 2.000,00 o per quell’altra minor somma ritenuta giusta ed equa dal Giudicante.
Con vittoria di spese, diritti ed onorari come per legge, e con distrazione delle stesse in favore dell’Avv. _______ che le ha anticipate.
IN VIA ISTRUTTORIA
– Si chiede l’ammissione della prova per testi sulle seguenti circostanze e su ogni altra ritenuta di interesse da parte dell’Ill.mo Giudicante:
a) Vero che …………………………………………..?
b) Vero che …………………………………………..?
c) Vero che ……………………………………………?
Si indicano come testi: _______, _______, _______ tutti di _______; _______ di _______.
– Si producono: 1) n. 8 foto di messaggi “WatsApp” tra il Sig. _______ e il Sig. _______; 2) copia querela addì _______ a firma _______.
– Con riserva di ulteriori deduzioni e richieste istruttorie.
Ai sensi dell’art. 9 della Legge 488/1999 e del Decreto Legge n. 98 del 06/07/2011, si dichiara che la presente causa ha valore di € 3.600,00 e che pertanto il contributo unificato è pari ad € 49,00.
Città, lì _______
-AVV. _______-
NOMINA A DIFENSORE
Io sottoscritto Sig. _______(C.F. _______ ), nato a _______ il _______, residente a _______ in Via _______, delego a rappresentarmi e difendermi, in ogni stato e grado del presente procedimento ed in ogni altro procedimento ad esso conseguente, di cognizione od esecutivo, l’Avv. _______, al quale conferisco tutti i poteri di cui all’art. 84 c.p.c., compresi quelli di conciliare, transigere, fare ed accettare rinunzie agli atti, farsi sostituire e chiamare in causa terzi; autorizzo altresì lo stesso procuratore al trattamento e comunicazione dei dati personali, ivi compresi quelli sensibili, a chiunque necessario per i fini della presente causa. Eleggo domicilio presso lo studio dell’Avv. _______ sito a _______, in Via _______.
-Sig. _______ –
La firma è autentica.
-AVV. _______-
Per un modello più generico è possibile scaricare questo fac simile azione di reintegra del possesso, da modificare con i dati mancanti.