Proponiamo un esempio numerico di asta marginale avente a oggetto Buoni poliennali del Tesoro, per chiarire alcuni meccanismi che a prima vista potrebbero risultare poco comprensibili
Iniziamo premettendo che le fasi di svolgimento dell’asta marginale che illustreremo di seguito, pur essendo contestualizzate nell’ambito di un’ipotetica emissione di BTP, sono le stesse che caratterizzano il collocamento di tutti i titoli di Stato collocati con questa tipologia di asta (quindi anche per CCT, CTZ e BTP€i).
Ricordiamo che in base al meccanismo dell’asta marginale i richiedenti aggiudicatari pagano tutti lo stesso prezzo, detto prezzo marginale, e che ogni operatore può presentare al massimo 3 richieste differenziate nel prezzo di almeno un centesimo di punto, tranne per i BTP a 30 anni per i quali è di 5 centesimi. Inoltre, la richiesta minima è di 500.000 euro, mentre l’importo massimo richiedibile è pari al quantitativo offerto dal Tesoro in asta.
Si ipotizzi che il Tesoro decida di emettere 3 miliardi di euro di BTP a 30 anni con cedola pari al 6,00% e che all’asta partecipino 3 operatori, che presentano le seguenti domande, espresse in milioni di euro, ordinate per prezzo in maniera decrescente.
Procediamo quindi con il calcolo del prezzo massimo accoglibile per poi calcolare il prezzo di esclusione.
Poiché la quantità domandata (4.600 milioni di euro) è superiore alla quantità offerta, si considerano le richieste che, in ordine decrescente di prezzo, coprono la seconda metà dell’importo offerto (1.500 milioni di euro). Nel caso inverso, di domanda totale inferiore all’offerta, la seconda metà da prendere in considerazione sarebbe quella dell’importo domandato.
Si considerano quindi la I e la II richiesta dell’operatore C e la II richiesta dell’operatore B e si calcola il corrispondente prezzo medio ponderato (PMP).
PMP = [(90 · 400) + (89,50 · 500) + (88,50 · 600)]/1500 = 89,23
Al prezzo medio ponderato si aggiungono 200 punti base per ottenere il prezzo massimo accoglibile (PMA):
PMA = 89,23 + 2,00 = 91,23
Determinato il PMA è possibile calcolare il prezzo di esclusione tenendo presente che la I richiesta dell’operatore A e la I richiesta dell’operatore B, essendo superiori al prezzo massimo accoglibile, non possono essere considerate.
Fatte queste operazioni, si considerano le richieste che, in ordine decrescente di prezzo, coprono la prima metà dell’importo offerto, ossia la II richiesta dell’operatore A, la I e la II richiesta dell’operatore C e parte della II richiesta dell’operatore B (100 milioni di euro per raggiungere la quota di 1.500 milioni).
Di queste si calcola il corrispondente prezzo medio ponderato (PMP):
PMP = [(90,30 · 500) + (90 · 400) + (89,50 · 500) + (88,50 · 100)]/1500 = 89,83
Al prezzo medio ponderato, così calcolato, si sottraggono 200 punti base per ottenere il prezzo di esclusione (PE):
PE = 89,83 – 2,00 = 87,83
In tal modo, anche nell’assegnazione dei titoli a medio lungo termine, vengono eliminate le eventuali domande speculative. Con questo procedimento, nell’esempio sopra riportato, rimarrebbero escluse le ultime richieste di tutti e tre gli operatori.
Infine, occorre determinare il prezzo marginale, ovvero l’ultimo prezzo accoglibile, al quale verrà aggiudicato l’intero importo offerto. Nell’esempio, tale prezzo è pari a 88,50. Infatti, sommando le domande presentate a un prezzo uguale o superiore, l’importo assegnato è di 3 miliardi di euro.
In particolare all’operatore A saranno asseganti titoli per 900 milioni di euro, all’operatore B per 1200 milioni di euro e all’operatore C per 900 milioni di euro.