L’ipoteca è un diritto di garanzia di un creditore su un bene immobile
o un bene mobile registrato.
Con l’ipoteca il debitore e proprietario del bene non ne perde il possesso.
I mutui ipotecari sono invece quelli assistiti da ipoteca e sono tali nella maggior parte dei casi. Il creditore ha in questo caso il diritto di chiedere l’espropriazione e la vendita forzata del bene.
Esiste un diritto di sequela dell’ipoteca: se il proprietario del bene cambia, l’ipoteca rimane.
Risulta essere la Conservatoria dei Registri Immobiliari del territorio di riferimento che si occupa delle registrazioni delle iscrizioni ipotecarie.
L’ipoteca può riguardare anche autoveicoli, imbarcazioni e aeromobili, purchè registrati.
In ogni caso un’ipoteca non può gravare su più di un bene e non può essere utilizzata per più di un debito.
Limite d’importo di un’ipoteca
Generalmente il limite d’importo di un’ipoteca corrisponde al doppio del mutuo. Se il contratto ha una durata più lunga, la somma iscritta (limite d’importo) può arrivare al triplo del mutuo. Con l’iscrizione di grandi importi lievitano anche i costi notarili, proprio perché gli oneri del notaio non sono proporzionali all’importo del debito, ma alla somma iscritta.
Tipi di ipoteche
Ci sono tre tipi di ipoteche: volontarie, giudiziali e legali.
Ipoteca volontaria
La più comune fra le ipoteche viene iscritta per volontà del proprietario del bene in garanzia di un debito.
Ipoteca giudiziale
Nel caso di un creditore scontento che chiede l’ipoteca ad un giudice, ci troviamo di fronte ad un caso di ipoteca giudiziale. L’ipoteca giudiziale può essere iscritta anche a seguito di un debito di basso importo.
Ipoteca legale
L’ipoteca legale è un caso più raro e può essere richiesta in casi particolari. Essa può essere utilizzata quando il venditore non riceve il totale pagamento del bene venduto o quando coeredi lasciano pagamenti in sospeso. L’iscrizione di tali ipoteche avviene in modo automatico.