Cos’è la borsa? Questa è stata la domanda che mi ha fatto incuriosire ed avvicinare ai mercati diversi anni fa. Allora non riuscivo a capire come e perché i prezzi variavano, la necessità di una simile diavoleria e, soprattutto, cosa c’era di così interessante dietro questo mondo poco conosciuto. In effetti, studiando ed interessandomi ai mercati mi sono reso conto che già Roma aveva un “Collegium Mercatorum”, una sorta di borsa ‘ante litteram’ che si svolgeva periodicamente nella città. Si hanno notizie e documenti medioevali che dimostrano l’esistenza, in varie forme, di mercati organizzati.
La prima figura mitica legata al mondo dei mercati è stata quella di un giapponese di nome Muneisha Homma che, nel ‘700, si arricchì nel mercato del riso con il famoso metodo delle candele giapponesi. Per quanto riguarda il mondo occidentale già dall’inizio del novecento, le borse sono regolarmente organizzate ed è proprio in questo periodo che nascono i miti dei grandi speculatori che hanno segnato la storia di Wall Street.Charles Dow è sicuramente il più importante fra questi uomini, colui che è ormai comunemente ritenuto il padre dell’analisi tecnica e in un certo senso il primo a cercare di razionalizzare lo studio dei mercati.
Ma sicuramente W.D.Gann è il personaggio che più di tutti è avvolto da un’aura di leggenda, non fosse altro perché si racconta che riuscì ad arricchirsi perfino in un periodo drammatico come la crisi del ’29. Quindi come si può ben capire, quando si parla di borsa ci si riferisce a qualcosa vecchia quanto l’uomo. La borsa nasce dall’esigenza di scambiare beni in un mercato che risponda a regole precise ed uguali per tutti, questa esigenza c’era 2000 anni or sono e c’è ancora oggi. Per questo diciamo che la borsa non è un mercato ma il mercato.
Ma da cosa nasce e come si stabilisce il prezzo? Semplice: supponiamo che io voglia vendere vecchi francobolli e che ci siano diverse persone che le vogliano acquistare, dopo aver contrattato vendo alcuni francobolli a 15 euro, in quel momento il prezzo e quindi il valore di mercato dei francobolli sarà 15 euro e le contrattazioni che si faranno con gli altri acquirenti partiranno proprio dal quel prezzo. In termini più tecnici, il prezzo nasce dalla mediazione continua fra domanda e offerta. State bene attenti perché avrete sicuramente capito che tutte le volte che facciamo una transazione abbiamo influenzato il prezzo del bene acquistato. Da qui traiamo la prima grande regola che deve imparare un buon trader: noi non dobbiamo prevedere il mercato ma semplicemente osservarlo, interpretarlo ed assecondarlo. Cosa significa? Capire chi sta comprando, chi sta vendendo e perché lo sta facendo è il primo passo per seguire la marea senza esserne travolti. Nel prossimo articolo faremo l’identikit degli operatori sul mercato distinguendoli per abitudini, capitali impiegati e strategie.