Spesso le donne detengono una vera e propria doppia attività tra casa e ufficio, ai danni del loro Work life Balance. La ricerca della parità per le donne non si conclude infatti all’interno degli spazi lavorativi, tra le mura domestiche l’impegno per una maggiore uguaglianza di ruoli continua. Il cambiamento delle abitudini dentro alle famiglie, con una partecipazione più attiva degli uomini al mènage domestico, sembra non essere un’evoluzione naturale nella mentalità delle famiglie italiane e a volte non seguire l’evolversi delle normative stesse.
Da un’indagine ISTAT sulla divisione dei ruoli nelle famiglie risulta infatti che il 76,2% del lavoro familiare delle coppie è ancora a carico delle donne. Persiste dunque una forte disuguaglianza di genere nella divisione del carico di lavoro familiare tra i partner. L’indice assume valori inferiori al 70% solo nelle coppie settentrionali in cui lei lavora e non ci sono figli, e nelle coppie in cui la donna è una lavoratrice laureata (67,6%).
Considerando le coppie con donna occupata di 25-44 anni, la durata del tempo di lavoro familiare delle donne è pari a 4h40’. Per i loro partner la durata del lavoro familiare è pari a 1h54’.
Fortunatamente il dibattito e la discussione su come conciliare famiglia e lavoro sono all’ordine del giorno dal lato legislativo e gestionale con nuove iniziative per la creazioni di asili nido, sviluppo di orari flessibili, lavoro part-time, Telelavoro, ecc…
Un supporto necessario e indispensabile per agevolare l’occupazione femminile, ma dal lato sociale quali potrebberro essere le variabili in grado di stimolare e innovare questi costumi all’interno delle famiglie? Come supportare le donne anche al di fuori dell’orario di lavoro? Vi ritrovate nell’immagine emersa dal sondaggio?
Fateci sapere.